Parliamo di Reb.
Oggi intervistiamo Andrea Bertozzi titolare del Diving Dive Life con sede sul Lago di Garda a Padenghe S/G e Poseidon Rebreather Instructor.
La domanda sorge spontanea perché hai scelto l’utilizzo del Reb?
Il rebreather offre dei vantaggi che il C.A. non offre:
-Il primo è che il rebrather CCR non fa bolle, questo vuol dire meno disturbo alle creature acquatiche.
-Con i rebreather si respira un gas caldo (questo grazie al processo di eliminazione della CO2) e umido, riducendo così possibili problemi derivanti dall’ipotermia e ridotta perdita di liquidi.
-Maggior autonomia di gas essendo una macchina che riutilizza il gas espirato.
-Profili decompressivi ottimizzati, questo perché in un rebreather a circuito chiuso il gas che si respira è dinamico, cambia continuamente ad ogni variazione di profondità mantenendo costante la pressione parziale dell’ossigeno (set-point) indicato dal subacqueo.
Negli ultimi anni si è visto crescere le aziende produttrici di Reb, perché hai scelto Poseidon?
Poseidon è stata il primo rebreather eccr nato anche per i subacquei ricreativi, la prima versione Poseidon MKVI era solo per uso ricreativo poi sostituito con il Se7en, che invece è adatto sia ai subacquei ricreativi che tecnici, pur mantenendo e migliorandone le caratteristiche che lo contraddistinguevano quali allarmi per poco gas o bombole chiuse, alta o bassa PO2, batteria scarica, fornisce un’interazione elettronica nei check pre-immersione fra cui la calibrazione automatica dei sensori d’ossigeno ad ogni accensione della macchina, include una scatola nera che registra i dati dell’elettronica, è una macchina piccola e leggera e modulare che può evolvere insieme al subacqueo questo perché può essere acquistata in configurazione R (ricreativa) e trasformarla in qualsiasi altro momento in configurazione T (tecnica).
Non nascondo che i primi MKVI qualche problemino l’hanno dato, negli anni però questi sono stati risolti e la macchina è sempre in continua evoluzione, non dimentichiamo che l’hanno scorso Poseidon è stata la prima azienda a introdurre i sensori allo stato solido che vanno a sostituire i galvanici che erano e sono il tallone di Achille di ogni rebreather.
Utilizzare un Rebreather è molto complicato?
No non è complicato ma sicuramente necessita di una adeguata e scrupolosa formazione.
La pianificazione dell’Immersione e l’utilizzo di un CCR Rebreather sono difficili?
Stiamo sempre parlando di subacquea, tutte le immersioni vanno panificate, anche in circuito chiuso come in aperto la pianificazione è importante ed ovviamente il subacqueo, durante i corsi di formazione, apprende tutte le nozioni necessarie.
Parlaci dei costi in generale e rapportali ad un circuito aperto?
Se paragoniamo le immersioni in circuito aperto alle immersioni in circuito chiuso utilizzando il trimix costa sicuramente meno le immersioni in circuito chiuso, calcolando che nei rebreather a circuito chiuso si utilizzano, normalmente, 2 bombole da 3 litri una di ossigeno ed una di diluente, il costo delle ricariche sommato al costo del filtro è sicuramente inferiore al costo di una ricarica trimix di un bibombola con relative bombole decompressive.
Quali corsi devo avere per approcciarmi al Rebreather?
I prerequisiti di accesso al primo corso TDI Air Diluent CCR Diver Poseidon MKVI/Se7en, al termine del quale ti abilità a fare immersioni con rebreather Poseidon con diluente aria entro i 30 metri in curva di sicurezza, sono:
- Età minima 18 anni
- Fornire prova di 20 immersioni in acque libere registrate
- Fornire prova di brevetto TDI Nitrox diver o equivalente di una agenzia riconosciuta da TDI.
