Cosa è un primo stadio?

Il primo stadio, chiamato comunemente anche come riduttore di pressione, è sicuramente il componente più importante del gruppo erogatore. Consente infatti di ridurre l’alta pressione dell’aria proveniente dalla bombola. Scopriamo nel dettaglio cosa è un primo stadio.

Dettagli

L’aria a pressione elevata in entrata dalla bombola attraversa un filtro conico in rame ad elevata superficie filtrante contenuto a monte del primo stadio. Quest’ultimo la ridurrà ad una pressione da 9 a 11 bar (a seconda del valore di taratura) rispetto alla pressione ambiente.
La riduzione avviene mediante pistone o membrana, bilanciati da una molla pre tarata (la taratura dipende dalla casa produttrice).
All’interno del corpo del primo stadio esiste una camera (in realtà due camere: alta e bassa pressione). Qui l’aria si espande riducendosi di pressione fino al valore di taratura e unitamente alla pressione ambiente e a quella della molla.

La pressione agisce sul pistone o la membrana, spostandoli fino ad interrompere il flusso di mandata. A questo punto ogni successiva diminuzione di pressione rispetto ai valori di taratura riaprirà il circuito fino al nuovo equilibrio.
I primi stadi possono essere a pistone bilanciato e non bilanciato, oppure a membrana bilanciata e, a seconda dei modelli, possono essere muniti di una torretta girevole a 360°.

I primi stadi non bilanciati vengono usati sempre meno, in quanto lo sforzo inspiratorio è direttamente proporzionale al calo di pressione della bombola. In pratica con il consumo dell’aria e la conseguente diminuzione della pressione nella bombola, la respirazione è sempre più faticosa.
Nel primo stadio bilanciato, queste problematiche vengono totalmente annullate grazie ad una camera di pressione intermedia. In questo modo lo sforzo inspiratorio e il flusso d’aria si mantengono pressoché costanti per tutta l’immersione infatti l’erogazione non è dipendente dalle variazioni dell’alta pressione.

Tutti i primi stadi sono generalmente prodotti in ottone cromato o satinato, ma su richiesta possono essere realizzati anche in leghe più pregiate.

Collegamento alla rubinetteria delle bombole

Il collegamento può essere assicurato usando una delle connessioni specificate nei seguenti standard (EN 250):

Possiamo quindi affermare che la connessione DIN è la più utilizzata e quella che genera maggiore sicurezza.
Le uscite LP di bassa pressione da 3/8″ UNF servono per le fruste del secondo stadio, Octopus, Jacket e muta stagna. Le uscite HP di alta pressione hanno filettature da 7/16″ UNF dove vanno collegati: manometro subacqueo e sonde per computer subacqueo con funzioni anche di manometro.

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