L’attacco DIN è uno dei due tipi di attacco del primo stadio alla rubinetteria della bombola( l’altro è INT).
Attacco DIN: dettagli
L’acronimo DIN sta per “Deutsches Institut fur Normung” (istituto tedesco per lo standard). Tale attacco è più sicuro, per via della sua conformazione meno sporgente e con serraggio a vite.
E’ preferito dai subacquei più esperti ed irrinunciabile per i subacquei tecnici: sopporta infatti pressioni maggiori (fino a 350 bar) ed inoltre, per la sua forma, rende pressoché impossibile l’esplosione dell’o-ring. Le ultime produzioni di rubinetterie sono realizzate con due attacchi DIN all’interno dei quali sono avvitati degli adattatori da DIN-INT, detti anche caramelle o nottolini G5/8, che sono facilmente estraibili mediante l’uso di una chiave a brugola da 6 o da 8 mm.
Le bombole che si trovano nella maggior parte dei diving center hanno di solito una rubinetteria universale, con innesto a vite (DIN) che si trasforma in INT con inserimento della caramella. In pochissime zone si trovano ancora bombole con rubinetterie int, ma il problema non sussiste portandosi un adattatore Din/int. Se prendiamo in considerazione gli attacchi dei primi stadi possiamo dire che esistono due tipi fondamentali di attacco: l’attacco DIN (fino a 200 o fino a 300 bar) e l’attacco INT (indicato anche come Yoke) che è adatto solo fino a 232 bar di pressione.
L’attacco DIN è di concezione molto più recente della classica brida con la “staffa”, e sta guadagnando popolarità nel corso degli ultimi anni, in particolare nel settore tecnico. Dove un tempo ci si limitava ad attacchi DIN in Europa e INT nel resto del mondo, oggi gli attacchi DIN stanno diventando sempre più diffusi rispetto all’INT a causa della loro maggiore sicurezza.
Attacco Din e Int: rubinetti
Di seguito vediamo classica rubinetteria con attacco Din
Notiamo come un rubinetto sub si trasforma da Din a Int