Quale GAV Subacqueo scegliere? Di che manutenzione ha bisogno?

Sacco Tek DIR 30 lb

Scegliere il GAV per un subacqueo principiante non è così semplice come possa sembrare in quanto i modelli in commercio sono veramente tanti, tutti funzionali e di buona qualità.

Di seguito spiegheremo come scegliere il GAV Subacqueo più idoneo. Sicuramente possiamo affermare che la prima scelta che si deve affrontare è tra il GAV tradizionale e il GAV a sacco posteriore.

GAV tradizionale

Il GAV tradizionale classico a forma di giubbetto, quindi, con il volume d’aria che avvolge tutto il torace e la schiena è il più diffuso tra i subacquei ricreativi che amano immergersi con il mono bombola sia da 12, 15 o 18 litri. Grazie alla sua forma l’assetto viene percepito in modo più diretto e questo rende facile tenere una posizione verticale soprattutto quando si è in superficie prima o dopo l’immersione.

Sicuramente questa sua forma con l’aria ai lati stringe il subacqueo e di conseguenza non lo consigliamo se si usa la muta stagna. Altro punto negativo è che il sacco polmone è monosacco quindi all’interno non si ha una camera d’aria e se accidentalmente lo si fora, questo GAV è praticamente da buttare.
Altro fattore da non sottovalutare è quello che questi tipi di GAV, pur avendo delle buone regolazioni (chiusure sui pettorali e ventre) se non sono della propria taglia porteranno ad avere delle difficoltà durante l’immersione. Un GAV troppo largo potrebbe scivolare dal corpo verso l’alto, mentre un GAV troppo stretto limita i movimenti e conferisce una sensazione di soffocamento.

GAV a sacco posteriore

I GAV a sacco posteriore sono a forma di ferro di cavallo o anulari e vengono utilizzati da tutti i subacquei tecnici che lasciano, a differenza dei GAV ricreativi, una libertà di movimento totale. Grazie all’imbracatura fatta praticamente su misura anche dal punto di vista della configurazione, infatti, tanti subacquei utilizzano piastra e contro piastra in acciaio per risparmiare la zavorra in cintura, mentre per chi viaggia molto piastra e contro piastra in alluminio in quanto risulta molto più leggera.

Possiamo affermare che il subacqueo che sceglie l’opzione GAV tecnico (anulare/ciambella) opta per la scelta migliore, in quanto avrà una posizione orizzontale più ottimale in acqua e sicuramente uno scarico dell’aria più semplice e uniforme. Gli elastici che si hanno nei sacchi a ferro di cavallo non possono garantire questo.
Il rovescio della medaglia per chi utilizza i sacchi a ciambella è che per ogni bombola è vivamente consigliato il sacco con volume adeguato. Esempio classico è per il sacco da 30 libbre perfetto per le immersioni con mono bombola da 15 litri, mentre un 40 libbre è perfetto con il bibombola.

Manutenzione GAV

Come tutte le altre componenti della nostra attrezzatura sub anche il GAV ha bisogno di piccole manutenzioni che sono veramente molto semplici ma aiutano ad allungare la vita del nostro Jacket.

  • La prima regola è sicuramente il risciacquo esterno ma anche interno facendo entrare acqua dolce tramite il corrugato per poi farla defluire dalla valvola di sovra pressione e dal corrugato stesso.
  • Particolare attenzione alla cerniera del sacco esterno in plastica a denti grossi che necessita di un buon risciacquo e di spray siliconico.
  • Altro accorgimento bisogna darlo alle valvole di sicurezza/sovra pressione smontandole e passando lievemente del grasso sulle proprie guarnizioni.
  • Per il comando VIS consigliamo di presentarsi nel proprio negozio di fiducia per il cambio guarnizioni interne o pistone.

La classica prova che determina il buono stato (esente da problematiche) del GAV o sacco tecnico è quella di gonfiarlo e vedere se resta così per ore, in caso contrario sicuramente avrà bisogno di manutenzione.
Ricordiamo che come la muta anche il GAV deve essere fatto asciugare lontano dai raggi solari.

Qual’è la marca migliore di GAV?

In commercio ci sono davvero molti GAV provenienti da buone aziende produttrici:

Se hai bisogno di aiuto nella scelta o necessiti solo di informazioni non esitare a contattarci scrivendo nei commenti o alla mail: info@tekevolution.it

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