Secondo Stadio erogatore

secondo stadio erogatore

Secondo Stadio erogatore, vediamo i vari tipi le varie regolazioni i possibili inconvenienti e le caratteristiche. Ci sono 2 tipi di secondo stadio che ricadono in due categorie generali; a favore del flusso d’aria e con valvola pilota.

Secondo stadio erogatore: a favore di flusso

secondo stadio ApeksIl secondo stadio sub a favore di flusso viene chiamato anche con valvola “downstream” e sono quelli ad oggi piu’ comuni e utilizzati. Il subacqueo quando inspira, la membrana spinge contro una leva che è collegata direttamente ad una valvola ad una via. Questo fa si che la valvola si apra nella direzione del flusso d’aria, e da qui il nome downstream.

I vantaggi di questo modello di valvola includono il fatto che se l’erogatore dovesse funzionare male o avere una rottura, andrebbe in erogazione continua piuttosto che terminare il rifornimento di aria al subacqueo. Se questo dovesse succedere il subacqueo può respirare dal flusso continuo di aria ritornando verso la superficie per terminare la brutta avventura. Questo è conosciuto come un progetto fail-safe, a prova di rottura.

Secondo stadio erogatore: valvola pilota

In alcuni erogatori in commercio la leva di richiesta apre una piccola valvola nota come valvola pilota, che successivamente apre la valvola principale piu’ grande. Lo scopo di questo progetto è di fornire un maggiore flusso d’aria con il minor sforzo possibile, infatti la pressione dell’aria che proviene dal primo stadio finisce per fare la maggior parte del lavoro rendendo questi erogatori ai primi posti nei test sulle prestazioni durante le certificazioni.

Punti negativi per questo tipo di erogatori sono i costi e la complessità del progetto e questo ne rispecchia sul trovare difficile nel reperire l’assistenza necessaria per eventuali riparazioni. Altro punto riferito da molti subacquei è il fenomeno chiamato “flutter” cioè la sensazione causata dal ritardo tra quando si apre la valvola pilota e quella piu’ grande naturalmente questo fenomeno scompare in acque piu’ profonde.

La regolazione del secondo stadio

Partiamo dal concetto che tutti i secondi stadi in commercio hanno un meccanismo di regolazione interno e questo permette una taratura perfetta durante la manutenzione.

Erogatori di ultima generazione hanno un’ulteriore regolazione che può essere attivata dal subacqueo stesso. La regolazione del flusso cioè la regolazione di spinta che tiene chiusa la valvola downstream, oltre alla regolazione dell’effetto venturi. Sarà il subacqueo stesso con la propria esperienza che deciderà come l’erogatore dovrebbe essere regolato evitando naturalmente la resistenza all’ispirazione.

Puoi visionare anche l’articolo dove trattiamo la cura e la manutenzione dell’erogatore.

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