Rocca di Manerba (2) in DPV da Porto Dusano

Domenica 27 Novembre 2022 ritentiamo dalla seconda immersione effettuata alla Rocca di Manerba partendo, questa volta, da Porto Dusano. L’obbiettivo è stato quello di visitare il lato sud che il tuffo precedente non ha toccato. Ritrovo alle ore 08:00 del mattino, il lago a Dusano è abbastanza calmo, ma se guardiamo a sinistra verso la rocca è un “bufalo”, tira vento Pelèr pesante e, in queste condizioni, partire da Pisenze sarebbe stato impossibile.
Partecipanti al tuffo odierno sono Angelo Baitelli, Giacomo Giorlando, Marco Zorzetti e Massimo Pighetti, tutti con DPV Suex.
Il parcheggio è veramente comodo: scarichi l’attrezzatura direttamente sulla piaggia dove iniziare la navigazione verso la punta della Rocca, sicuramente d’estate è impossibile trovare parcheggio. Pronti per l’immersione, partiamo.

Prendiamo un riferimento sui 6 metri e iniziamo la navigazione verso la Rocca con fondo spalla sx, raggiungendo i 20 metri di profondità in piena tranquillità con fondo fangoso che degrada molto lentamente. Nei primi 10 minuti di scooter non c’è niente da segnalare a parte qualche ancora persa, molto strano visto il fondo fangoso senza ciottoli. Anche al ventesimo minuto niente da segnalare, poco pesce a parte qualche piccolo persico. A tratti abbiamo portato a velocità massima i nostri VRX e Xjs e solo al 32esimo minuto abbiamo iniziato a vedere grossi sassi, segno tangibile che la parte sud della Rocca è stata raggiunta. Qui troviamo inoltre pesce come persici e lucci di piccola taglia.
Incrociamo un tratto di parete dove per incanto ci troviamo in mezzo a tantissimi lucci che schizzano dal fondo verso la superficie. L’acqua limpida ci permette di vederli molto bene anche da distanza. Incontriamo tante reti incagliate, corde e lenze con rapala, consiglio di avere un Eezycut pronto all’uso. Siamo sui 30 metri di profondità e piano piano raggiungiamo i 20 metri con l’intento di trovare la grotta del sale, tutto ciò per capire in che punto eravamo. Passano diversi minuti (siamo al 45°) ma della grotta nessun segnale. Il freddo comincia a farsi sentire, decidiamo quindi il rientro invertendo la rotta. Qui incrociamo la statua della venere e alle sue spalle un branco enorme di piccoli persici con qualche triotto e scardole. Acceleriamo a piena velocità per diminuire il tempo di rientro fino a trovarci sull’ultimo tratto di parete prima della frana di ciottoli incrociata all’andata, segno che in quel momento avremmo navigato nel fango per diversi minuti. Poco da segnalare a parte porzioni di una barca e qualche ancora.

Partecipanti all’immersione: Angelo Baitelli, Giacomo Giorlando, Marco Zorzetti, Massimo Pighetti (autore dei filmati sul canale YouTube).
Riferimenti per la posizione: Parcheggio a pagamento vicino al porto di Dusano.

Ulteriori note: lungo il percorso si trovano reti abbandonate, sagole e molte lenze oltre a fettucce che servono per collegare le statue. Da segnalare una fune gialla che dalla rocca punta verso il lago aperto, sicuramente per arrivare alla secca del pugnale. Per il tratto Dusano – Rocca di Manerba non abbiamo nulla da segnalare.

Prossimo tuffo: Desenzano del Garda (Bs) con tante belle cose da vedere, alla prossima! 😉

Voto: ★★★

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