Immersioni Lago d’ Iseo

immersioni nel lago d' iseo

In questo articolo presentiamo dei siti di immersioni Lago d’ Iseo. Chiamato anche Sebino, ha una profondità massima di 251 metri e ospita la piu’ grande Isola lacustre d’Italia. Monte Isola dove ci sono interessanti siti d’immersione. Un lago utilizzato da tanti sub Bresciani e Bergamaschi per tuffi ricreativi e tecnici. L’acqua in inverno scende fino a 6° e si consiglia l’uso di una muta stagna, inoltre la visibilità a volte è ridotta quindi consiglio l’utilizzo di torce sub.

Immersioni Lago d’ Iseo: Vello

immersione a VelloVello è una piccola frazione del comune Marone (BS), affacciata sulla sponda bresciana del lago d’Iseo. Alla fine del paese, a ridosso dell’inizio della pista ciclabile, c’è un piccolo bar di proprietà comunale. Questo è situato nella zona dell’antica filanda con un giardino che d’estate si riempie di bagnanti.

In questa zona del lago i parcheggi sono limitati, a fianco della strada, o in prossimità del bar, purtroppo entrambi a pagamento. Una volta parcheggiato, entriamo nel giardino del bar, dove troviamo servizi igienici e perfino un piccolo spogliatoio dove poterci cambiare. L’ingresso in acqua, reso molto comodo da uno scivolo in cemento è situato in fondo al giardino.

Vello: inizia l’immersione

L’immersione inizia da qui,davanti allo scivolo ad una profondità di 6 metri troviamo una piattaforma di 4 metri x 3 metri, che viene spesso utilizzata per i corsi o per addestramento. Ci potremo inoltre trovare subacquei tecnici mentre  finiscono la loro decompressione.

Ai piedi di questa pedana parte una sagola che va in direzione nord verso il paretone che si vede anche fuori dall’acqua. La sagola scende piano piano fino a quando incontra un’auto poggiata su di un  lato. E’ una Fiat Duna in uno stato di conservazione abbastanza buono, ad una profondità di 42 metri incastrata tra due fronti di argilla che formano una piccola valle. Da quest’auto parte un altra sagola che seguendo la valle di argilla sprofonda fino a 61 metri dove troviamo un’altra macchina un po’ più distrutta, è una polo primo modello. Da qui la sagola continua fino alle viscere del lago ad una profondità di oltre 100 metri. La sagola può essere abbandonata in qualsiasi momento o livello di profondità, navigando sempre verso nord, dove dopo qualche pinneggiata troviamo una parete affascinante piena di affranti e di spaccature.

Se si dispone di un DPV, proseguendo altri 6-7 minuti lungo la parete, si arriva ad una spaccatura piena di guglie intorno ai 48-50 mt soprannominata “la cattedrale”. Tornando dalla parete, navigando verso la pedana da cui siamo partiti,  alzandoci di quota, non è difficile incontrare qualche pesce siluro nascosto nelle crepe della parete. Finita quest’ultima e ritornati ad un fondale fangoso percorriamo un tratto a profondità tra i 15 e gli 8 metri dove troviamo, purtroppo, il segno dell’inciviltà e dell’incoscienza dell’uomo. Questo tratto di fondale è costellato di “relitti” di biciclette, telai di motocicli, sanitari, un fornetto elettrico e perfino una cassaforte aperta (purtroppo vuota)! Alzandoci ancora un po’ intorno ai 7 m, troviamo due auto affiancate.

Qui risiedono sempre parecchi pesci persici, persici sole e non è difficile incontrare anche qualche anguilla. Subito dopo le due auto incontriamo un tronco d’albero alto all’incirca 2mt molto suggestivo e, poco dopo, una barchetta di legno molto bella. Proseguendo ancora un paio di minuti ritorniamo alla pedana, per finire, l’eventuale decompressione rimasta. Usciti dall’acqua non può poi mancare il consueto debriefing, davanti ad un’ottima birra sulla terrazza fronte lago, una vista davvero impagabile!!!

Buona immersione e buon divertimento!!!

Per la stesura dell’articolo la Tek Evolution s.r.l. ringrazia:

Daniele Valenghi Istruttore NAUI e Francesco Salvetti

Lascia un commento

Carrello
Torna in alto